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Gli stemmi di Vespasiano Gonzaga colonna

10 Giugno 2021

Lo stemma è l’elemento che esprime sotto il profilo simbolico la storia della famiglia che lo detiene. Ad esso è legato tanto il passato quanto il divenire della stirpe che tali insegne innalza, esprimendo esso concessioni, imparentamenti, acquisizioni territoriali.

Alla nascita di Vespasiano (6 dicembre 1531) lo stemma che esprime la signoria sabbionetana è quello in uso anche alla linea primogenita di Mantova:

  • D’argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile abbassate di nero (dalle ali volte al basso) volte alla destra araldica;
  • Sul tutto inquartato:
  • nel I e nel IV: di rosso al leone d’argento dalla coda bipartita, armato (artigliato) e lampassato (linguato) d’oro, coronato e collarinato dello stesso (Regno di Boemia);
  • nel II e nel III: fasciato d’oro e di nero (sei pezzi) (stemma originario Gonzaga).

Quando Vespasiano giunge a Sabbioneta nel 1550, portando oltre al cognome Gonzaga anche il cognome Colonna, derivatogli dalla madre, lo stemma che innalza si conviene così blasonato:

  • Partito (diviso a metà):
  • nel I: D’argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile abbassate di nero volte alla destra araldica; Sul tutto inquartato: nel I e nel IV: di rosso al leone d’argento dalla coda bipartita, armato e lampassato d’oro, coronato e collarinato dello stesso; nel II e nel III: fasciato d’oro e di nero (Gonzaga);
  • nel II: di rosso alla colonna d’argento, con capitello e base d’oro, coronato all’antica dello stesso (Colonna).

Altro stemma in uso da Vespasiano è il seguente:

Inquartato:

  • nel I e nel IV: d’argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile abbassate di nero volte alla destra araldica; sul tutto contrainquartato: nel I e nel IV: di rosso al leone d’argento dalla coda bipartita, armato e lampassato d’oro, coronato e collarinato dello stesso; nel II e nel III: fasciato d’oro e di nero (Gonzaga);
  • Nel II e nel III: di rosso alla colonna d’argento, con capitello e base d’oro, coronato all’antica dello stesso (Colonna).

Lo stemma della prima moglie Diana Cardona si blasona:

Inquartato in decusse o croce di Sant’Andrea:

  • nel I e nel IV: d’oro a quattro pali di rosso (Regno d’Aragona);
  • nel II e nel III: d’argento all’aquiletta abbassata di nero e coronata dello stesso (le due affrontate) (Svevia).

Complessivamente lo stemma si blasona del Regno di Sicilia.

Nel 1564 Vespasiano, dopo la morte di Diana, si risposa con Anna d’Aragona dei duchi di Segorbe. Lo stemma di Anna è il seguente:

Interzato in palo:

  • nel I: d’oro a quattro pali di rosso (Regno d’Aragona);
  • nel II: spaccato: in A di rosso al castello mattonato, turrito e merlato d’oro, finestrato e aperto d’azzurro (Regno di Castiglia); in B d’argento al leone di rosso (porpora) coronato d’oro (Regno di Leon);
  • nel III: inquartato in decusse o croce di Sant’Andrea, d’Aragona e di Svevia (Regno di Sicilia).

Vespasiano marchese di Sabbioneta dal 1565 innalza uno stemma interzato in palo:

  • nel I: d’Aragona, Castiglia, Leon e Sicilia;
  • nel II: Colonna;
  • nel III: Gonzaga.

Nel 1574 Vespasiano è innalzato dall’imperatore alla dignità di Principe, ma il suo stemma non muta, mentre nel 1577 acquisisce il titolo di duca dell’impero e innalza un nuovo stemma, che si blasona:

Spaccato:

  • nel I: d’oro all’aquila bicipite spiegata di nero linguata di rosso;
  • nel II: d’azzurro al motto LIBERTAS in capitale in banda d’oro; appoggiato sullo scudo il berrettone ducale d’ermellino (vassallo maggiore dell’impero) cinto da una corona d’oro radiata all’antica.

Nel 1582 Vespasiano sposa per la terza volta con Margherita dei Gonzaga di Guastalla, il cui stemma si blasona:

  • D’argento, alla croce patente di rosso, accantonata da quattro aquile abbassate di nero volte alla destra araldica;
  • Sul tutto inquartato: nel I e nel IV: di rosso al leone d’argento dalla coda bipartita, armato e lampassato d’oro, coronato e collarinato dello stesso; nel II e nel III: fasciato d’oro e di nero.

Nel 1585 Vespasiano Gonzaga Colonna viene per i suoi meriti insignito dal re di Spagna Filippo II dell’Ordine Cavalleresco del Toson d’Oro, che pone a cingere il proprio stemma, che si blasona:

Spaccato:

  • nel I: d’oro all’aquila bicipite spiegata di nero linguata di rosso;
  • nel II: d’azzurro al moddo LIBERTAS in capitale in banda d’oro; appoggiato sullo scudo il berrettone ducale d’ermellino (vassallo maggiore dell’impero) cinto da una corona d’oro radiata all’antica; al collare del Toson d’Oro posto in cinta allo scudo.